Ogni anno che passa, migliora la vite e migliora il viticoltore. Che cosa abbiamo imparato da questo anno 2021? Abbiamo imparato, forse, a “potare”.Crediamo che sia ormai innegabile l’ombra che la pandemia ha lasciato sullo svolgimento di questi ultimi due anni. A livello economico, gli aumenti sulle materie prime sono ormai inevitabili e terribilmente consistenti. Il rapporto con i nostri clienti è diventato, in qualche caso, più distante, a causa della limitata mobilità.La difficoltà nel reperire manodopera colpisce ogni settore con cui ci relazioniamo. A tutto ciò si somma l’annata 2021, che ci ha visti lottare duramente contro situazioni climatiche avverse, gelo primaverile e siccità, responsabili di un considerevole calo della produzione.In potatura, da sempre, si elimina il superfluo o il danneggiato, al fine di “tenere il buono”, ovvero preservare le porzioni migliori della vite, che ci garantiranno produzione e continuità.
L’inverno è la stagione regina di questa pratica e, proprio durante queste fredde giornate, ci siamo resi conto di come imparare a ‘potare’ sia l’unica arma che abbiamo per uscire da questi anni così difficili. Il taglio, in questo caso, è ovviamente metaforico: i momenti difficili sono quelli che più ci fanno crescere, da cui usciamo con rinnovata consapevolezza. Tenere il buono di questi anni significa, essenzialmente, guardare al bicchiere mezzo pieno, scegliendo gli elementi su cui fondare il proprio futuro.In questo anno abbiamo dato ancora più valore alla passione e alla dedizione messe in campo quotidianamente da ogni singola persona che collabora con noi, specialmente all’interno del nostro team. Abbiamo gioito nel sentire il calore dei nostri clienti, che sono tornati a farci visita. Abbiamo apprezzato, nel bicchiere, il carattere di un terroir che, nonostante i cambiamenti climatici, rimane vivo e forte. Abbiamo, infine, avuto la conferma definitiva che la strada del biologico sia l’unica che valga davvero la pena di percorrere.Le difficoltà incontrate in questi anni ci hanno, dunque, fatto capire quali sono i nostri speroni e nostri capi a frutto, i capisaldi sui quali vogliamo fondare il nostro domani, le gemme da salvaguardare, i cui germogli garantiranno il futuro.
La ciclicità della campagna non è un limite, ma un’opportunità: quella di migliorarsi.Proprio come fa la vite.Proprio come nella vita.Proprio come canta Francesco Guccini, nella sua “Canzone dei Dodici Mesi”, che nel descrivere la natura, ne esalta il suo schema circolare, di costante ritorno alla vita:
“O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale
La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare”
Fraz. Porossan Neyves, 209 - 11100 Aosta - Italy
Tel. +39 347 40 71 331 - Mail info@ottinvini.it
PI 01102590070 - CF TTNLEI66D02A326I
VisaMultimedia - Grafica | Internet | Multimedia | Video | Fotografia • Cloud Hosting Provider - HEXTRA